Hiroshima: simbolo di pace e rinascita
Guida completa per esplorare la città che ha trasformato il dolore in un messaggio universale
Introduzione storica
Adagiata nel delta del fiume Ota, dove sei corsi d’acqua si diramano come le dita di una mano aperta verso il Mare Interno di Seto, Hiroshima ha una storia profondamente segnata da un singolo evento che l’ha trasformata nel simbolo mondiale della pace e della resilienza umana. Tuttavia, la sua storia inizia molto prima del 6 agosto 1945.
Fondata nel 1589 dal potente signore feudale Mori Terumoto, che vi costruì un castello circondato da un insediamento che sarebbe diventato la città, Hiroshima (letteralmente “Ampia Isola”) deve il suo nome alla posizione geografica nel delta fluviale. Durante il periodo Edo (1603-1868), la città prosperò come centro del dominio di Hiroshima sotto il clan Asano, sviluppandosi come importante centro commerciale e culturale nella regione occidentale del Giappone.
Con la modernizzazione del periodo Meiji (1868-1912), Hiroshima si trasformò rapidamente in un importante centro industriale e militare. La sua posizione strategica la rese una base militare chiave durante le guerre sino-giapponese (1894-1895) e russo-giapponese (1904-1905). All’inizio del XX secolo, la città era un fiorente centro urbano con una popolazione in crescita, università, industrie e una vivace cultura locale.
Tutto cambiò irrimediabilmente alle 8:15 del mattino del 6 agosto 1945, quando il bombardiere americano B-29 “Enola Gay” sganciò la prima bomba atomica utilizzata in guerra, soprannominata “Little Boy”. L’esplosione, equivalente a circa 15.000 tonnellate di TNT, rase al suolo l’80% della città e causò la morte immediata di circa 80.000 persone, con molte altre che morirono nei mesi e anni successivi per le ferite e le radiazioni.
Contro ogni aspettativa, Hiroshima si rialzò dalle sue ceneri con straordinaria determinazione. La ricostruzione iniziò quasi immediatamente dopo la guerra, e già negli anni ’50 la città mostrava segni di ripresa. Nel 1949, il Parlamento giapponese approvò la “Legge per la Pace di Hiroshima”, che delineava il piano per trasformare la città in un simbolo permanente di pace. Il Parco della Pace fu inaugurato nel 1954, sul luogo che era stato l’epicentro dell’esplosione.
Oggi, Hiroshima è una metropoli moderna di circa 1,2 milioni di abitanti, che ha saputo rinascere pur mantenendo viva la memoria della sua tragedia come monito per l’umanità. La città non è solo un luogo di memoria e riflessione, ma anche una vibrante realtà urbana con una ricca cultura gastronomica, tradizioni locali radicate e una bellezza naturale che sorprende i visitatori che spesso si aspettano di trovare solo il ricordo della devastazione.
Gli elementi principali da non perdere
Il Parco della Pace e il Museo della Pace
Epicentro non solo fisico ma anche simbolico della città, il Parco della Pace (Heiwa Kinen Kōen) si estende su un’area di 120.000 metri quadrati che prima del bombardamento era il vivace quartiere commerciale e residenziale di Nakajima. Progettato dall’architetto Kenzo Tange, il parco fu creato come luogo di commemorazione ma anche di speranza, con ampi spazi verdi che simboleggiano la rinascita e il rinnovamento.
Al centro del parco sorge il Cenotafio per le Vittime della Bomba Atomica, un arco di cemento che protegge simbolicamente le anime delle vittime. La sua forma richiama le tradizionali case in stile giapponese, e attraverso l’arco si può vedere la Fiamma della Pace e, più lontano, la Cupola della Bomba Atomica. L’iscrizione sul cenotafio recita: “Riposate in pace, poiché l’errore non sarà ripetuto”.
Poco distante si trova il Museo della Pace di Hiroshima, un’istituzione fondamentale per comprendere pienamente la portata della tragedia e il messaggio di pace che la città vuole trasmettere. Il museo, ristrutturato nel 2019, offre un percorso espositivo che parte dal contesto storico di Hiroshima prima del bombardamento, documenta il momento dell’esplosione e i suoi effetti immediati attraverso oggetti personali delle vittime, fotografie e testimonianze, per poi concludersi con una riflessione sul disarmo nucleare e sul futuro della pace mondiale. Particolarmente toccanti sono gli effetti personali dei bambini vittime della bomba, come il celebre origami di Sadako Sasaki, la bambina che credeva che piegando mille gru di carta avrebbe potuto sconfiggere la leucemia causata dalle radiazioni.
All’interno del parco si trovano anche numerosi monumenti commemorativi, tra cui il Monumento dei Bambini alla Pace, sormontato dalla statua di Sadako che tiene in mano una gru di carta, e la Campana della Pace, che i visitatori possono suonare come gesto simbolico per la pace mondiale.
La Cupola della Bomba Atomica (Genbaku Dome)
La struttura più emblematica di Hiroshima, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1996, è la scheletrica cupola dell’ex Palazzo dell’Industria e Promozione Commerciale, uno dei pochi edifici rimasti in piedi dopo l’esplosione atomica, sebbene gravemente danneggiato. Progettato dall’architetto ceco Jan Letzel e completato nel 1915, questo edificio in stile europeo con la sua caratteristica cupola si trovava quasi direttamente sotto il punto in cui la bomba esplose a 600 metri di altezza.
Mentre le persone all’interno dell’edificio morirono istantaneamente, la struttura stessa resistette parzialmente al blast, probabilmente grazie alla pressione verticale dell’esplosione. Dopo la guerra, mentre la città veniva ricostruita, si decise di conservare la cupola nello stato in cui si trovava come testimonianza tangibile della distruzione. Oggi, questo scheletro di ferro e cemento, silhouette spettrale contro il cielo di Hiroshima, rappresenta il simbolo più potente del primo bombardamento atomico della storia e un monito permanente contro le armi nucleari.
È possibile osservare la cupola da diversi punti del Parco della Pace, ma la vista più suggestiva è probabilmente dal ponte Aioi, che era stato il bersaglio originale per il bombardiere, grazie alla sua particolare forma a “T” facilmente riconoscibile dall’alto.
Il Castello di Hiroshima
Simbolo della Hiroshima pre-atomica, il Castello di Hiroshima (Hiroshima-jō), soprannominato “Castello della Carpa” per la sua presunta somiglianza con una carpa che nuota verso l’alto, fu originariamente costruito nel 1589 dal daimyo Mori Terumoto. L’edificio originale venne completamente distrutto dall’esplosione atomica, trovandosi a soli 800 metri dall’ipocentro, ma fu meticolosamente ricostruito nel 1958, replicando fedelmente l’aspetto esterno del castello feudale.
Oggi il castello ospita un interessante museo che racconta la storia di Hiroshima prima della bomba, con un focus particolare sulla vita samurai, sull’architettura dei castelli giapponesi e sulla storia militare della regione. Dalla cima della torre principale, alta cinque piani, si gode una vista panoramica sulla città moderna e sul vicino Parco Chuo.
I giardini che circondano il castello sono particolarmente suggestivi durante la stagione dei ciliegi in fiore (fine marzo-inizio aprile), quando si riempiono di famiglie locali che celebrano l’hanami, la tradizionale contemplazione dei fiori di ciliegio, simbolo della bellezza effimera della vita.
L’isola di Miyajima e il Santuario di Itsukushima
A circa un’ora di treno e traghetto da Hiroshima si trova una delle attrazioni più fotografate del Giappone: il grande torii (portale) galleggiante del Santuario di Itsukushima sull’isola di Miyajima. Questo santuario shintoista, le cui origini risalgono al VI secolo, è dedicato alle tre figlie della divinità Susano-o, dio del mare e delle tempeste nella mitologia giapponese.
La caratteristica più celebre del santuario è il suo grande torii rosso vermiglio che, durante l’alta marea, sembra galleggiare sull’acqua creando uno spettacolo di straordinaria bellezza. Durante la bassa marea, è possibile camminare fino al torii e osservare da vicino la sua imponente struttura alta 16 metri.
Il santuario stesso è un complesso di edifici collegati da passerelle, tutti costruiti su palafitte sul mare per dare l’impressione di galleggiare sull’acqua durante l’alta marea. Questa peculiare costruzione deriva dall’antica credenza che l’isola fosse troppo sacra per essere calpestata direttamente dai comuni mortali.
Oltre al santuario, Miyajima offre altre attrazioni come il Tempio Daisho-in, un importante centro del buddismo Shingon; il Monte Misen, che si può raggiungere con una funivia o attraverso sentieri escursionistici per godere di una vista spettacolare sulla baia; e i cervi selvatici che vagano liberamente sull’isola e sono considerati messaggeri divini nella tradizione shintoista.
L’isola di Miyajima (il cui nome ufficiale è in realtà Itsukushima) è considerata uno dei “Tre Panorami più Belli del Giappone” ed è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Il Museo d’Arte Contemporanea di Hiroshima
Per chi è interessato a vedere come l’arte abbia interpretato e elaborato il trauma nucleare, il Museo d’Arte Contemporanea di Hiroshima (Hiroshima City Museum of Contemporary Art) offre una prospettiva unica. Situato sulla collina di Hijiyama, con una splendida vista sulla città, questo museo ospita opere che esplorano temi come la pace, la memoria e la rinascita.
La collezione permanente include lavori di artisti internazionali e giapponesi che riflettono sulla condizione umana nel mondo post-atomico, mentre le mostre temporanee spaziano dall’arte concettuale alle installazioni multimediali. L’edificio stesso, progettato dall’architetto Kisho Kurokawa e completato nel 1989, è un esempio interessante di architettura contemporanea che si integra armoniosamente con il paesaggio circostante.
Il parco di sculture all’aperto che circonda il museo merita una visita, con opere di artisti del calibro di Henry Moore e Isamu Noguchi posizionate strategicamente per interagire con l’ambiente naturale e offrire punti di vista inaspettati sulla città sottostante.
Curiosità e aneddoti
Gli Hibakusha: testimoni della storia
Il termine “hibakusha” (letteralmente “persone colpite dall’esplosione”) si riferisce ai sopravvissuti delle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki. Questi sopravvissuti hanno affrontato non solo le conseguenze fisiche dell’esposizione alle radiazioni, ma anche una significativa discriminazione sociale, dovuta alla paura e all’incomprensione riguardo agli effetti delle radiazioni.
Molti hibakusha hanno dedicato la loro vita a condividere le loro esperienze come “messaggeri di pace”, parlando nelle scuole e ai gruppi di visitatori. La loro testimonianza diretta ha un impatto emotivo straordinario e offre una prospettiva unica sulla tragedia atomica. Con l’avanzare dell’età di questi sopravvissuti, il Museo della Pace ha avviato il progetto “Memoria degli Hibakusha”, che utilizza l’intelligenza artificiale per preservare le loro testimonianze e permettere alle future generazioni di “dialogare” con i sopravvissuti attraverso avatar digitali.
Lo stadio di baseball e la rinascita dello sport
Pochi sanno che Hiroshima ha una delle squadre di baseball più amate del Giappone, i Carps di Hiroshima. La squadra e il suo stadio originale rappresentano una storia straordinaria di rinascita: lo stadio di baseball fu uno dei primi edifici pubblici ricostruiti dopo la bomba, diventando un simbolo della determinazione della città a ritornare alla normalità.
Nel 1950, appena cinque anni dopo la distruzione atomica, la squadra dei Carps fu fondata come simbolo della rinascita di Hiroshima. Lo stadio Miyagi, successivamente rinominato Hiroshima Municipal Stadium, venne eretto vicino all’ipocentro dell’esplosione, e divenne un importante centro di aggregazione sociale per una popolazione ancora traumatizzata. Oggi i Carps giocano nel moderno Mazda Zoom-Zoom Stadium, inaugurato nel 2009, ma il baseball rimane un elemento centrale dell’identità cittadina e un esempio tangibile di come lo sport possa essere strumento di guarigione collettiva.
Gli alberi sopravvissuti alla bomba: i “Hibaku Jumoku”
In tutta Hiroshima esistono oltre 170 alberi che sopravvissero all’esplosione atomica, chiamati “Hibaku Jumoku” (alberi bombardati). Questi alberi, principalmente ginkgo biloba, salici piangenti, canfori e persimoni, si trovavano a varie distanze dall’ipocentro dell’esplosione e, nonostante fossero gravemente danneggiati, riuscirono a rigenerarsi negli anni successivi.
Questi alberi sono identificati da targhette speciali e sono considerati testimoni viventi della resilienza della natura. Uno dei più noti è il ginkgo biloba del Tempio Housenbou, che si trovava a soli 800 metri dall’ipocentro: sebbene il tempio fosse stato completamente distrutto, l’albero germogliò nuovamente nella primavera successiva. Molti visitatori cercano questi “sopravvissuti verdi” come simboli tangibili di speranza e rinascita.
La tradizione delle gru di carta
Le gru di carta (origami) sono diventate un potente simbolo di pace grazie alla storia di Sadako Sasaki, una bambina che aveva solo due anni quando la bomba esplose e che sviluppò la leucemia dieci anni dopo a causa delle radiazioni. Secondo una leggenda giapponese, chiunque pieghi mille gru di carta vedrà esaudito un desiderio. Sadako iniziò a piegare gru sperando di guarire, ma morì nel 1955 dopo averne completate circa 644.
I suoi compagni di classe completarono le mille gru per lei, e la sua storia ispirò un movimento globale. Oggi, migliaia di persone in tutto il mondo inviano catene di gru di carta a Hiroshima, che vengono esposte vicino al Monumento dei Bambini alla Pace. Si stima che ogni anno arrivino a Hiroshima oltre 10 milioni di gru di carta da tutto il mondo, creando un colorato simbolo di speranza e solidarietà internazionale.
Esperienze uniche ad Hiroshima
Cerimonia delle lanterne galleggianti
Ogni anno, la sera del 6 agosto, Hiroshima commemora l’anniversario del bombardamento con una suggestiva cerimonia di lanterne galleggianti (tōrō nagashi). Migliaia di lanterne di carta, ciascuna decorata con messaggi di pace e ricordi personali, vengono poste a galleggiare sul fiume Motoyasu, creando un fiume di luce che scorre dolcemente davanti alla Cupola della Bomba Atomica.
Questa cerimonia, che combina la tradizione buddista di guidare gli spiriti dei defunti con un messaggio universale di pace, è aperta alla partecipazione di tutti. I visitatori possono acquistare una lanterna, decorarla con un messaggio personale e unirsi ai locali in questo commovente rituale. L’atmosfera è solenne ma anche piena di speranza, con canti e preghiere che accompagnano il lento fluire delle luci sull’acqua fino a tarda notte.
Workshop di okonomiyaki alla maniera di Hiroshima
Hiroshima è famosa in tutto il Giappone per la sua particolare versione dell’okonomiyaki, un piatto che potrebbe essere descritto come un incrocio tra una frittata e una pancake salata. Mentre l’okonomiyaki di Osaka prevede che tutti gli ingredienti vengano mescolati insieme, la versione di Hiroshima è caratterizzata da strati distinti: pasta, un’abbondante quantità di cavolo, carne o frutti di mare, uova, e tipicamente noodles (soba o udon).
Numerosi ristoranti offrono workshop dove i visitatori possono imparare a preparare questo piatto emblematico direttamente dagli chef locali. Okonomimura, un edificio di quattro piani nel centro di Hiroshima con oltre 20 bancarelle specializzate in okonomiyaki, è un ottimo punto di partenza per questa esperienza culinaria. Alcuni locali, come Okonomi-mura e Wood Egg, offrono lezioni in inglese su prenotazione, dove si può imparare l’arte di sovrapporre e cuocere perfettamente i vari ingredienti sulla tradizionale piastra in ferro (teppan).
Escursione al Monte Misen
Per una pausa rigenerante dalla storia tragica di Hiroshima, un’escursione al Monte Misen sull’isola di Miyajima offre un’esperienza spirituale e naturale unica. Questa montagna di 535 metri è considerata sacra sin dall’antichità ed è possibile raggiungerla tramite una funivia o attraverso tre diversi sentieri escursionistici di varia difficoltà.
Sulla cima si trovano diversi templi e santuari, oltre al “Fuoco Eterno” (Kiezu-no-hi), che secondo la tradizione brucia ininterrottamente da quando il monaco Kobo Daishi iniziò le sue pratiche spirituali sulla montagna 1.200 anni fa. Il fuoco è stato utilizzato per accendere la Fiamma della Pace nel Parco della Pace di Hiroshima.
La vista dalla cima abbraccia l’intero Mare Interno di Seto con le sue numerose isole, offrendo uno spettacolo che cambia con le stagioni: particolarmente suggestivi sono i colori autunnali e la fioritura primaverile. Lungo i sentieri si possono incontrare i cervi sacri che abitano l’isola e diverse specie di scimmie selvatiche.
Performance di Kagura in stile Hiroshima
Il Kagura è una forma antica di danza rituale shintoista che combina musica, maschere elaborate e costumi colorati per raccontare storie della mitologia giapponese. Lo stile Hiroshima-Kagura è particolarmente dinamico e spettacolare, con movimenti acrobatici ed effetti speciali come fuoco e fumo.
Tradizionalmente eseguito durante i festival autunnali nei santuari rurali, oggi il Kagura è accessibile ai visitatori grazie a spettacoli regolari nel centro di Hiroshima. La Hiroshima Prefectural Art Museum ospita performance settimanali, mentre il Santuario Ebisu nel quartiere Hakushima offre spettacoli mensili. Questi eventi, spesso accompagnati da spiegazioni in inglese, offrono uno sguardo su un aspetto culturale di Hiroshima che trascende la sua identità post-atomica e celebra tradizioni che risalgono a secoli prima della tragedia che ha reso famosa la città.
Consigli pratici per visitare Hiroshima
Periodo migliore
Hiroshima gode di un clima temperato con quattro stagioni distinte. Il periodo migliore per visitare la città è generalmente durante la primavera (marzo-maggio) e l’autunno (settembre-novembre), quando le temperature sono miti e piacevoli.
- Primavera: Da fine marzo a inizio aprile è la stagione della fioritura dei ciliegi (sakura), un periodo magico in cui il Castello di Hiroshima e i parchi cittadini si trasformano in nuvole di fiori rosa. Il Parco della Pace e le rive del fiume sono luoghi popolari per l’hanami (osservazione dei fiori).
- Estate: Da giugno a settembre il clima è caldo e umido, con temperature che possono superare i 30°C. Agosto è particolarmente significativo per le commemorazioni dell’anniversario del bombardamento (6 agosto), ma è anche il periodo più afoso. Le celebrazioni della pace attorno al 6 agosto includono concerti, cerimonie e la suggestiva processione delle lanterne galleggianti.
- Autunno: Da ottobre a inizio dicembre i colori autunnali trasformano i parchi e le montagne circostanti, in particolare sull’isola di Miyajima. Le temperature sono gradevoli e i cieli tendono a essere sereni.
- Inverno: Da dicembre a febbraio le temperature raramente scendono sotto lo zero, ma può fare freddo. Ci sono meno turisti in questo periodo, e il Museo della Pace e altre attrazioni al coperto sono meno affollate.
Come arrivare e muoversi
Hiroshima è ben collegata al resto del Giappone grazie all’efficiente rete ferroviaria nipponica.
- In aereo: L’Aeroporto di Hiroshima si trova a circa 50 km dal centro città ed è collegato da autobus limousine che impiegano circa 45 minuti.
- In treno: Il modo più comodo per raggiungere Hiroshima è tramite il treno ad alta velocità Shinkansen dalla linea Sanyo. Da Tokyo, il tragitto dura circa 4 ore; da Osaka o Kyoto, circa 90 minuti. La stazione di Hiroshima è un hub moderno con molti servizi.
Per muoversi in città, Hiroshima offre un efficiente sistema di trasporti pubblici:
- Streetcar (Tram): La rete di tram di Hiroshima è una delle più estese del Giappone e un modo caratteristico per esplorare la città. La linea 2 o 6 porta direttamente dal terminal dei tram della stazione di Hiroshima alla fermata “Genbaku Dome-mae” vicino al Parco della Pace.
- Autobus: Complementano la rete di tram e raggiungono zone non servite dalle rotaie. Il “Hiroshima Sightseeing Loop Bus” è particolarmente utile per i turisti, collegando le principali attrazioni in un circuito.
- Bicicletta: Hiroshima è relativamente pianeggiante e ha un buon sistema di bike sharing chiamato “Peacecle”, con stazioni in tutta la città.
- Taxi: Ampiamente disponibili e con tassametro, sono un’opzione comoda per tragitti specifici o in tarda serata.
Per raggiungere Miyajima, prendete il tram fino al terminal Miyajimaguchi e poi il traghetto JR o Matsudai (entrambi impiegano circa 10 minuti per la traversata).
Cosa indossare
L’abbigliamento dipende dalla stagione in cui si visita Hiroshima:
- Primavera e Autunno: Abbigliamento a strati è consigliato, con giacche leggere per la sera. Temperature tra 10°C e 20°C.
- Estate: Abiti leggeri e traspiranti, cappello, occhiali da sole e crema solare. L’umidità può essere alta, quindi tessuti naturali sono preferibili. Temperature tra 25°C e 35°C.
- Inverno: Giacca pesante, sciarpa e guanti sono necessari, soprattutto per le visite all’aperto come Miyajima. Temperature tra 3°C e 10°C.
Per la visita al Museo della Pace, tenete presente che l’atmosfera è solenne e rispettosa, quindi un abbigliamento moderato è appropriato. Per i templi e santuari, specialmente a Miyajima, calzature comode che possano essere facilmente rimosse sono consigliate, poiché in molti luoghi sacri si entra scalzi.
Consigli utili per la visita di Hiroshima
- Rispetto e sensibilità: Il Parco della Pace e il Museo sono luoghi di commemorazione. Mantenete un comportamento rispettoso, evitate selfie inappropriate e parlate a voce bassa.
- Orari del Museo della Pace: Il museo è aperto dalle 8:30 alle 18:00 (marzo-luglio, settembre-novembre), fino alle 19:00 in agosto, e fino alle 17:00 da dicembre a febbraio. È chiuso il 30 e 31 dicembre. L’ingresso costa 200 yen per adulti.
- Maree di Miyajima: Verificate gli orari delle maree prima di visitare Miyajima, poiché il famoso torii galleggiante è circondato dall’acqua solo durante l’alta marea. Durante la bassa marea, si può camminare fino alla base del torii, offrendo una prospettiva diversa ma meno fotogenica.
- Pass turistici: Il “Hiroshima Tourist Pass” offre viaggi illimitati su tram, autobus e traghetti per Miyajima per 1 o 2 giorni. È un’opzione economica per chi intende esplorare diverse attrazioni.
- Servizi di guida in lingua italiana: Il Museo della Pace offre audioguide in diverse lingue, incluso l’italiano. Inoltre, è possibile prenotare in anticipo visite guidate con traduttori volontari che parlano italiano attraverso il sito del Hiroshima Peace Memorial Museum.
- Sicurezza: Hiroshima è una città estremamente sicura con un basso tasso di criminalità. Le normali precauzioni viaggiando sono sufficienti.
- Radiazioni: Una domanda comune riguarda i livelli di radiazione. Hiroshima è completamente sicura da questo punto di vista; i livelli di radiazione sono tornati alla normalità poco dopo il bombardamento e non presentano rischi per la salute.
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Domande frequenti su Hiroshima (FAQ)
Quanto tempo è necessario per visitare Hiroshima?
Per una visita completa di Hiroshima e Miyajima, è consigliabile prevedere almeno due giorni. Un itinerario tipico potrebbe includere:
Giorno 1: Parco della Pace, Museo della Pace, Cupola della Bomba Atomica e centro città (incluso il Castello).
Giorno 2: Escursione a Miyajima per il Santuario di Itsukushima, possibilità di salire sul Monte Misen, e esplorazione dell’isola.
Se avete a disposizione solo un giorno, concentratevi sul Parco della Pace e il Museo al mattino, seguiti da una rapida visita a Miyajima nel pomeriggio, tenendo conto che sarà una giornata intensa.
Con tre o più giorni a disposizione, potrete esplorare altre attrazioni come il Museo d’Arte Contemporanea, i dintorni rurali di Hiroshima, e dedicare più tempo a esperienze gastronomiche e culturali.
Quali sono le migliori zone per alloggiare?
- Vicino alla stazione di Hiroshima: Ideale per chi si ferma brevemente o intende fare escursioni, con facile accesso ai treni e collegamenti per l’aeroporto. Numerosi hotel di catene internazionali in questa zona.
- Intorno al Parco della Pace: Perfetto per chi desidera essere nel cuore della città storica. Permette di visitare il Parco della Pace nelle ore serali o di prima mattina, quando è meno affollato.
- Hondori e Nagarekawa: Zone commerciali e di intrattenimento con molti ristoranti, negozi e vita notturna. Buone opzioni per chi cerca vivacità e vuole assaggiare l’okonomiyaki locale.
- Miyajima: Pernottare sull’isola offre l’opportunità unica di godersi l’atmosfera magica dopo che i turisti giornalieri sono partiti. I ryokan (alberghi tradizionali giapponesi) qui offrono un’esperienza autentica, anche se tendono a essere costosi.
Esistono sconti o pass turistici?
- JR Pass: Se state visitando più città in Giappone, il Japan Rail Pass è un investimento eccellente che copre il treno Shinkansen per Hiroshima e il traghetto JR per Miyajima.
- Hiroshima Tourist Pass: Disponibile per 1 o 2 giorni, offre viaggi illimitati su mezzi pubblici locali inclusi tram, autobus e il traghetto per Miyajima.
- Hiroshima Peace Pass: Include l’ingresso al Museo della Pace, al Castello di Hiroshima e al Museo d’Arte, oltre a sconti su altri musei e attrazioni.
- Setouchi Area Pass: Se intendete esplorare anche altre aree del Mare Interno di Seto, questo pass offre vantaggi su traghetti, treni e bus nella regione.
Studenti, anziani e gruppi possono beneficiare di tariffe ridotte in molte attrazioni. Mostrate sempre la vostra carta d’identità o passaporto per verificare l’idoneità.
Hiroshima è adatta ai bambini?
Nonostante i temi delicati trattati nel Museo della Pace, Hiroshima può essere una destinazione educativa e interessante anche per i bambini, con alcuni accorgimenti:
- Il Museo della Pace ha recentemente rivisto l’esposizione per renderla più accessibile a diverse fasce d’età, ma alcune sezioni potrebbero comunque essere disturbanti per i bambini più piccoli. I genitori dovrebbero valutare la maturità dei propri figli e eventualmente saltare le parti più grafiche.
- L’isola di Miyajima è particolarmente apprezzata dai bambini grazie ai cervi in libertà, alla funivia per il Monte Misen e alle bancarelle di street food e souvenir.
- Il Castello di Hiroshima con i suoi giardini e le esposizioni interattive sulla vita dei samurai può affascinare i bambini più grandi.
- Il Museo dei Bambini di Hiroshima (Hiroshima Children’s Museum) offre esposizioni interattive sulla scienza e la tecnologia, un planetario e molte attività pratiche.
- Durante le giornate calde, il Parco Acquatico Miyajima offre un’opportunità di svago e refrigerio.
Per preparare i bambini alla visita del Parco della Pace, è consigliabile parlare preventivamente della storia in modo adeguato all’età, enfatizzando il messaggio di pace e riconciliazione piuttosto che concentrarsi esclusivamente sugli aspetti più tragici.
Un invito a scoprire Hiroshima
Visitare Hiroshima è un’esperienza profondamente trasformativa che va ben oltre il turismo convenzionale. Questa città rappresenta uno dei più potenti memoriali al mondo sulla fragilità della pace e sulle conseguenze devastanti della guerra, ma è anche una testimonianza straordinaria della resilienza umana e della capacità di rinascere dalle ceneri della distruzione.
Hiroshima oggi è una città vibrante, orientata al futuro, che ha saputo trasformare la sua tragedia in un messaggio universale di pace e riconciliazione. I visitatori spesso arrivano aspettandosi di trovare un luogo cupo e segnato dal dolore, ma scoprono invece una metropoli moderna, accogliente e ottimista, dove il passato è ricordato non con rabbia ma con la ferma determinazione che una simile tragedia non debba mai più ripetersi.
Oltre alla sua importante eredità storica, Hiroshima offre una ricca cultura gastronomica, tradizioni locali affascinanti, e la straordinaria bellezza naturale dell’isola di Miyajima. La cordialità dei suoi abitanti, molti dei quali parlano inglese e sono desiderosi di condividere le loro storie, rende l’esperienza ancora più arricchente.
Che decidiate di contemplare il significato profondo della Cupola della Bomba Atomica, di assaggiare l’okonomiyaki in uno dei vivaci locali del centro, di ammirare il torii galleggiante di Miyajima al tramonto, o di semplicemente passeggiare lungo i fiumi che attraversano questa città di acqua, Hiroshima vi lascerà un’impressione indelebile e un rinnovato apprezzamento per il valore della pace.
Vi invitiamo a condividere le vostre riflessioni ed esperienze sui social media utilizzando l’hashtag #PeaceMessageFromHiroshima e a contattare gli operatori di sothra.it per un itinerario personalizzato che vi permetterà di vivere Hiroshima nel modo più significativo possibile.
Come recita l’iscrizione sul Cenotafio del Parco della Pace: “Riposate in pace, poiché l’errore non sarà ripetuto”. Visitare Hiroshima significa anche diventare messaggeri di questo importante promemoria per l’umanità.
平和を祈る (Heiwa wo inoru) – Preghiamo per la pace.