Alla scoperta dell’antica persia
Una guida completa per immergersi nella storia millenaria, nella cultura vibrante e nei paesaggi mozzafiato della terra dei grandi imperi
Perché scegliere l’Iran
Fare un viaggio in Iran potrebbe sembrare una scelta insolita per molti viaggiatori occidentali, abituati a mete più convenzionali. Tuttavia, questa antica terra, culla di civiltà millenarie e cuore pulsante del Medio Oriente, rappresenta una destinazione di straordinario valore storico, culturale e paesaggistico che saprà conquistare anche i viaggiatori più esigenti. L’Iran vi accoglierà con la sua inaspettata varietà di esperienze: dalle maestose montagne dell’Alborz e dello Zagros alle distese sabbiose dei deserti centrali, dalle spiagge del Golfo Persico alle rive verdeggianti del Mar Caspio, fino alle città gioiello ricche di moschee dalle cupole turchesi e palazzi decorati con mosaici caleidoscopici.
La ragione principale che dovrebbe convincervi a visitare questo affascinante paese è il suo immenso patrimonio storico e culturale. L’antica Persia ha dato i natali a una delle civiltà più sofisticate della storia umana, e i suoi tesori sono ancora oggi visibili in siti archeologici spettacolari come Persepolis, Naghsh-e Rostam e Pasargadae. Le città storiche di Isfahan, Shiraz e Yazd vi incanteranno con i loro monumenti straordinari, i bazar vivaci e l’architettura senza tempo.
Ma forse la sorpresa più grande che l’Iran ha in serbo per voi è la sua gente. Gli iraniani, eredi di questa ricchissima tradizione culturale e plasmati da influenze greche, arabe, turche e mongole nel corso dei millenni, sono conosciuti in tutto il mondo per la loro ospitalità senza pari. Preparatevi a ricevere continui inviti per un tè, a essere accolti nelle case private e a sperimentare un calore umano che difficilmente troverete altrove. Questi incontri personali rimarranno tra i vostri ricordi più preziosi del viaggio.
Nelle pagine che seguono, vi guideremo attraverso questo straordinario paese, offrendovi consigli pratici, storie affascinanti e tutte le informazioni necessarie per pianificare un’esperienza indimenticabile. Lasciate da parte i pregiudizi, aprite il cuore e la mente, e preparatevi a scoprire uno dei paesi più sorprendenti e mal compresi del nostro pianeta.
Tra storia e leggende – I tesori archeologici dell’Iran
Persepolis: Il Cuore dell’Impero Persiano
Nessun viaggio in Iran può dirsi completo senza una visita a Persepolis (Takht-e Jamshid), la magnifica capitale cerimoniale dell’Impero Achemenide. Fondata da Dario I nel 518 a.C., questa città monumentale rappresenta il punto più alto dell’arte e dell’architettura persiana antica. Quando metterete piede tra le colonne ancora in piedi della maestosa Apadana, la sala delle udienze dove Dario e Serse ricevevano i tributi dai rappresentanti dei popoli sottomessi, sentirete immediatamente il peso della storia che vi circonda.
La “Porta delle Nazioni”, con i suoi imponenti tori alati, vi accoglierà all’ingresso del complesso. Da qui, salendo la grande scalinata decorata con bassorilievi che raffigurano i tributi offerti dalle varie province dell’impero, raggiungerete il cuore del sito. I bassorilievi scolpiti nella pietra sono di una bellezza e di una precisione straordinarie: potrete ammirare le processioni di dignitari, soldati, e rappresentanti dei popoli sottomessi che portano doni al re dei re, tutti ritratti con minuziosa attenzione ai dettagli etnici e culturali.
Il sito si trova a circa 60 km a nord-est di Shiraz ed è facilmente raggiungibile con un’escursione di un giorno. Vi consigliamo di arrivare presto al mattino per evitare il caldo e i gruppi turistici. Portate con voi abbondante acqua, un cappello e una protezione solare, poiché il sito è esposto e offre pochissima ombra. Per apprezzare appieno la ricchezza storica di Persepolis, considerate l’idea di assumere una guida locale che potrà svelarvi i segreti e le storie dietro le imponenti rovine che visiterete.
Una nota storica affascinante: Persepolis fu brutalmente incendiata da Alessandro Magno nel 330 a.C., un atto di vendetta simbolica contro i persiani che avevano bruciato l’Acropoli di Atene circa 150 anni prima. Ironicamente, questa distruzione ha contribuito a preservare molti dei bassorilievi e degli artefatti che altrimenti sarebbero stati esposti all’erosione per secoli.
Naghsh-e Rostam: La Necropoli Reale
A pochi chilometri da Persepolis, scavate nella parete rocciosa di una montagna, troverete le imponenti tombe di Naghsh-e Rostam. Questo sito straordinario ospita le sepolture di quattro grandi re achemenidi: Dario I, Serse, Artaserse I e Dario II. Le tombe sono scolpite nella roccia viva e presentano facciate che riproducono l’architettura del palazzo reale di Persepolis, con una croce monumentale che segna l’ingresso alla camera funeraria.
Ciò che rende questo luogo particolarmente affascinante è la stratificazione storica: sotto le tombe achemenidi si trovano bassorilievi di epoca sassanide (224-651 d.C.), che rappresentano scene di trionfo militare e investiture reali. Uno dei più impressionanti raffigura il re sassanide Shapur I che cattura l’imperatore romano Valeriano, uno dei rari casi nella storia in cui un imperatore romano fu catturato vivo in battaglia.
Il sito è anche legato a leggende popolari iraniane: il nome Naghsh-e Rostam significa infatti “Ritratti di Rostam”, in riferimento all’eroe mitico che secondo la credenza popolare era raffigurato nei bassorilievi. In realtà, queste scene rappresentano eventi storici della dinastia sassanide, ma la confusione testimonia il profondo legame tra storia e mitologia nella cultura iraniana.
Vi consigliamo di visitare Naghsh-e Rostam insieme a Persepolis, magari nel pomeriggio, dopo aver esplorato la città achemenide. Il sito è meno frequentato rispetto a Persepolis e offre un’atmosfera più intima e contemplativa. Portatevi una macchina fotografica con un buon zoom per catturare i dettagli dei bassorilievi in alto sulla roccia.
Pasargadae: La Prima Capitale Persiana
Prima di Persepolis, la capitale dell’impero achemenide era Pasargadae, fondata da Ciro il Grande nel VI secolo a.C. Questo sito, più antico e meno spettacolare di Persepolis, ha un fascino particolare nella sua semplicità e nel suo significato storico. Qui potrete visitare i resti del palazzo di Ciro, il cui design innovativo ha influenzato tutta l’architettura persiana successiva, con il suo sistema di giardini, padiglioni e corsi d’acqua che divenne il prototipo del “paradiso persiano”.
Ma il cuore emotivo di Pasargadae è senza dubbio la tomba di Ciro il Grande, una struttura semplice e austera che contrasta con la magnificenza della sua creazione imperiale. La tomba ha la forma di una piccola casa posata su una piattaforma a gradini e ha resistito per oltre 2500 anni agli elementi e alle invasioni. Si dice che quando Alessandro Magno conquistò l’impero persiano, fece visita a questa tomba e rimase profondamente colpito dalla sua semplicità e dignità.
Una leggenda racconta che sulla tomba un tempo fosse incisa un’iscrizione che recitava: “O uomo, chiunque tu sia e da dovunque tu venga, poiché so che verrai, io sono Ciro, che ha fondato l’impero persiano. Non invidiarmi dunque questo poco di terra che copre il mio corpo.” Questa iscrizione, riportata dallo storico greco Arriano, cattura perfettamente lo spirito di uno dei più grandi sovrani dell’antichità, noto per la sua saggezza e tolleranza.
Pasargadae si trova a circa 80 km a nord di Persepolis e può essere visitata come parte di un’escursione più lunga che include entrambi i siti. Il luogo è molto meno sviluppato turisticamente, quindi assicuratevi di portare con voi tutto il necessario. La visita non richiede più di un paio d’ore, ma l’atmosfera del luogo vi inviterà a soffermarvi e a riflettere sulla grandezza e la caducità degli imperi umani.
Susa (Shush): L’Antica Capitale Elamita
Nell’estremo sud-ovest dell’Iran, vicino al confine con l’Iraq, si trova Susa (l’odierna Shush), una delle città continuativamente abitate più antiche del mondo. La storia di Susa risale al 4000 a.C. ed è stata capitale dell’impero elamita prima di diventare una delle principali città reali dell’impero achemenide. Qui Dario I costruì un magnifico palazzo, i cui resti sono ancora visibili oggi.
Passeggiando tra le rovine di Susa, respirerete l’aria di una città che ha visto il sorgere e il tramontare di innumerevoli dinastie e imperi. È qui che la famosa stele del Codice di Hammurabi fu trovata (ora conservata al Louvre), ed è qui che, secondo la tradizione biblica, il profeta Daniele ebbe le sue visioni e dove si trova la sua tomba, meta di pellegrinaggio per musulmani, ebrei e cristiani.
Il museo archeologico di Susa, situato vicino al sito, ospita una ricca collezione di reperti che testimoniano la straordinaria continuità culturale di questa regione. Non lontano da Susa si trova anche il Palazzo di Ardashir (Apadana), un’altra importante testimonianza dell’architettura achemenide.
Per raggiungere Susa, potrete prendere un bus da Ahvaz, la principale città della regione, o organizzare un tour privato. La zona può essere molto calda, soprattutto in estate, quindi pianificate la visita nelle prime ore del mattino e portate con voi abbondante acqua. Una visita completa di Susa e dei siti circostanti richiede almeno una giornata intera.
Choqa Zanbil: La Ziggurat Elamita
A circa 40 km da Susa si erge uno dei monumenti più straordinari dell’antico Medio Oriente: la ziggurat di Choqa Zanbil. Costruita nel XIII secolo a.C. dal re elamita Untash-Napirisha, questa ziggurat è la meglio conservata al mondo e l’unico esempio esistente al di fuori della Mesopotamia.
Originariamente alta cinque piani (di cui oggi ne rimangono solo tre), la ziggurat era il cuore di una città sacra dedicata al dio Inshushinak. La struttura è circondata da tre cinte murarie concentriche che dividevano lo spazio sacro in zone a crescente grado di santità. Solo il re e i sacerdoti potevano accedere alle parti più interne e alla sommità della ziggurat.
Ciò che colpisce immediatamente di Choqa Zanbil è lo stato di conservazione dei mattoni, molti dei quali recano ancora iscrizioni cuneiformi perfettamente leggibili dopo più di 3000 anni. Si tratta di un’esperienza unica nel suo genere: mentre le ziggurat mesopotamiche sono state pesantemente restaurate o esistono solo come basse colline di mattoni erosi, qui potrete davvero percepire la maestosità originale di queste strutture sacre che un tempo dominavano il paesaggio dell’antico Medio Oriente.
Per visitare Choqa Zanbil, potrete combinare l’escursione con Susa in un unico giorno, anche se questo vi darà poco tempo per godere appieno di entrambi i siti. L’ideale sarebbe pernottare nella città di Shush e dedicare due giorni all’esplorazione dell’area. Non ci sono servizi turistici sviluppati nei pressi del sito, quindi assicuratevi di portare con voi tutto ciò di cui avete bisogno per la giornata.
I gioielli dell’architettura islamica
Isfahan: Metà del Mondo
“Isfahan è metà del mondo” recita un antico proverbio persiano, e quando metterete piede nella magnifica Piazza Naqsh-e Jahan (Immagine del Mondo), capirete immediatamente il perché. Isfahan è senza dubbio il gioiello architettonico dell’Iran e una delle città più belle del mondo islamico. La piazza, una delle più grandi al mondo (512 m × 163 m), è circondata da capolavori dell’architettura safavide che vi lasceranno letteralmente senza fiato.
Sul lato sud si erge la maestosa Moschea dell’Imam (Shah), con la sua immensa cupola turchese e i minareti che sembrano toccare il cielo. Entrate nella moschea e lasciatevi incantare dal gioco di luce che filtra attraverso le vetrate colorate, illuminando i complessi motivi geometrici e floreali che decorano ogni centimetro delle pareti. La cupola principale è un capolavoro di ingegneria acustica: provate a stare al centro e a parlare a bassa voce – sentirete la vostra voce amplificata dalla perfetta acustica della struttura.
Sul lato est della piazza troverete la Moschea di Sheikh Lotfollah, più piccola ma non meno straordinaria. Costruita come moschea privata per la famiglia reale, è priva di minareti e cortili, ma compensa con interni di una bellezza quasi surreale. La luce che filtra dalla cupola crea effetti cangianti durante il giorno, facendo sembrare il pavimento coperto da un tappeto di luce.
Il palazzo Ali Qapu occupa il lato ovest della piazza e serviva come porta di accesso al complesso di palazzi reali che si estendevano dietro di esso. Salite fino alla sala della musica, al sesto piano, con il suo soffitto decorato da nicchie a forma di vasi e bottiglie che, oltre a rappresentare un raffinato elemento decorativo, servivano anche da amplificatori acustici per le esibizioni musicali che vi si tenevano.
Infine, l’intera piazza è circondata dal Grande Bazar, un labirinto di vicoli coperti dove potrete trovare di tutto, dai tappeti persiani alle spezie, dai gioielli tradizionali ai souvenir più kitsch. Perdetevi tra le sue strade, fermatevi in uno dei piccoli caffè nascosti e osservate la vita quotidiana di questa straordinaria città.
Per godere appieno di Isfahan, programmate di trascorrervi almeno tre giorni. La città ha molto più da offrire oltre alla piazza: il palazzo Chehel Sotoun con i suoi affreschi straordinari, i ponti storici sul fiume Zayandeh (specialmente il Si-o-se Pol e il Khaju Bridge), il quartiere armeno di Jolfa con la sua cattedrale di Vank, e molti altri tesori nascosti. Per una vista panoramica della città, recatevi sulla collina di Sofeh, soprattutto al tramonto, quando le cupole turchesi brillano nella luce dorata del sole calante.
Shiraz: La Città dei Poeti e dei Giardini
Shiraz evoca nell’immaginario persiano immagini di giardini profumati, poesia d’amore e notti stellate trascorse tra musica e vino (prima che quest’ultimo fosse proibito dalla rivoluzione islamica). Questa città nel sud dell’Iran è stata per secoli il centro culturale del paese, patria di alcuni dei più grandi poeti persiani come Hafez e Saadi, le cui tombe sono oggi importanti luoghi di pellegrinaggio per gli iraniani.
Il cuore spirituale di Shiraz è lo Shah Cheragh, un complesso funerario che ospita le tombe di due fratelli, Ahmad e Muhammad, figli del settimo Imam sciita. L’interno del santuario è completamente rivestito di minuscoli frammenti di specchio che riflettono la luce in mille direzioni, creando un effetto abbagliante che simboleggia lo splendore divino. È un’esperienza mistica anche per i non credenti, e uno degli esempi più straordinari di arte decorativa islamica in Iran.
Non meno impressionante è la Moschea Nasir ol-Molk, conosciuta anche come la “Moschea Rosa” per i suoi straordinari mosaici rosa e rossi. Visitate questa moschea al mattino presto, quando la luce del sole filtra attraverso le vetrate colorate, proiettando un caleidoscopio di colori sui tappeti persiani del pavimento – un’esperienza quasi psichedelica che vi lascerà a bocca aperta.
Shiraz è famosa anche per i suoi giardini, perfetti esempi del concetto persiano di “paradiso” (il termine stesso deriva dall’antico persiano “pairi-daeza”, che significa “giardino recintato”). Il Giardino Eram, con il suo palazzo elegante riflesso in una piscina allungata, e il Giardino Narenjestan, con la sua straordinaria casa tradizionale trasformata in museo, offrono un’oasi di pace e bellezza nella città.
La sera, dirigetevi verso il bazar Vakil, un complesso risalente al XVIII secolo che comprende caravanserragli, bagni pubblici, moschee e, naturalmente, il labirintico bazar coperto. Qui potrete acquistare prodotti artigianali tipici di Shiraz come gli intarsi in legno (khatam kari), i tappeti, e i tradizionali bicchieri decorati con poesie di Hafez.
Per visitare adeguatamente Shiraz, programmate di trascorrervi almeno due o tre giorni, utilizzandola anche come base per le escursioni a Persepolis e agli altri siti archeologici della regione. La città è raggiungibile in aereo da Teheran (volo di circa un’ora) o in autobus da Isfahan (viaggio di circa 6 ore).
Yazd: La Città del Deserto
Yazd sembra emergere dal deserto come un miraggio, con le sue torri del vento (badgir) che si stagliano contro il cielo blu intenso e le sue case di argilla color ocra che si fondono con il paesaggio circostante. Questa città antica, riconosciuta dall’UNESCO come uno dei più antichi centri urbani continuativamente abitati del mondo, è un capolavoro di architettura desertica e ingegneria sostenibile ante litteram.
Le torri del vento, simbolo di Yazd, sono un ingegnoso sistema di condizionamento naturale: catturano le brezze da qualsiasi direzione e le convogliano all’interno degli edifici, raffreddandole al passaggio sopra piccole fontane o cisterne d’acqua. Questo sistema ha permesso alla vita di prosperare in questo ambiente estremo per millenni.
Yazd è anche il centro dello zoroastrismo in Iran. Questa religione, che era la fede ufficiale dell’impero persiano prima dell’arrivo dell’Islam, venera il fuoco come simbolo di purezza divina. Visitate il Tempio del Fuoco Zoroastriano dove arde una fiamma che, secondo la tradizione, brucia ininterrottamente da oltre 1500 anni. Più fuori città, le Torri del Silenzio sono antiche strutture circolari dove i zoroastriani esponevano i loro morti agli elementi e agli uccelli rapaci, una pratica abbandonata negli anni ’60 del Novecento.
Il complesso di Amir Chakhmaq, con la sua facciata a tre piani di nicchie simmetriche, è uno dei punti di riferimento della città e si illumina magicamente dopo il tramonto. Nei pressi si trova il bazar, dove potrete acquistare i tessuti di seta per cui Yazd è famosa, in particolare il “termeh”, un broccato di seta utilizzato per occasioni speciali.
Non perdete la Moschea del Venerdì, con i suoi imponenti minareti gemelli alti 48 metri, i più alti dell’Iran. La moschea risale al XIV secolo e presenta un magnifico portale decorato con elaborate piastrelle smaltate.
Per un’esperienza autentica, soggiornate in una delle case tradizionali restaurate e trasformate in hotel boutique. Queste abitazioni sono costruite intorno a cortili freschi e ombreggiati, spesso con piccole piscine che aiutano a regolare la temperatura. Dal tetto di questi hotel, potrete godere di una vista panoramica sui tetti di argilla della città vecchia, particolarmente magica al tramonto o all’alba.
Yazd è ben collegata con le principali città iraniane tramite bus e treni. Data la sua posizione centrale, è un ottimo punto di sosta nel tragitto tra Isfahan e Kerman o Shiraz. Programmate di trascorrere almeno due giorni completi per esplorare la città e i suoi dintorni.
Tabriz: Il Gioiello dell’Azerbaijan Iraniano
Nel nord-ovest dell’Iran, vicino al confine con l’Azerbaigian e la Turchia, si trova Tabriz, una delle città più antiche del paese e un importante centro commerciale grazie alla sua posizione strategica sulla Via della Seta. La città ha una personalità distintamente diversa dal resto dell’Iran, con una forte influenza culturale azera e una storia di legami con il mondo caucasico e turco.
Il cuore di Tabriz è il suo straordinario Bazar, il più grande bazar coperto al mondo e patrimonio dell’UNESCO. Questo labirinto di corridoi coperti da volte in mattoni si estende per oltre 7 km e ospita oltre 20 caravanserragli e 24 tim (piccole piazze coperte). Qui potrete trovare di tutto, dai celebri tappeti di Tabriz ai gioielli tradizionali, dalle spezie alle ceramiche. Perdetevi tra i suoi vicoli, osservate gli artigiani al lavoro e scoprite angoli che sembrano non essere cambiati da secoli.
La Moschea Blu (Masjed-e Kabud), costruita nel 1465, è uno dei monumenti più emblematici della città. Sebbene sia stata danneggiata da un terremoto nel XVIII secolo e gran parte della sua decorazione originale sia andata perduta, rimane uno straordinario esempio di architettura timuride, con la sua facciata ricoperta di mosaici in un profondo blu cobalto che le ha dato il nome.
Non lontano dalla città si trova il villaggio troglodita di Kandovan, dove le abitazioni sono scavate in formazioni rocciose coniche di origine vulcanica, molto simili ai “camini delle fate” della Cappadocia turca. Alcune di queste case-grotta sono abitate da oltre 700 anni e oggi alcune sono state trasformate in piccoli hotel o ristoranti dove potrete assaggiare la cucina locale.
Per chi ama la natura, il magnifico e vasto parco El Gölü offre un lago artificiale circondato da giardini ben curati, perfetto per una passeggiata rilassante o un picnic con i locali. In inverno, quando il lago ghiaccia, diventa un’enorme pista di pattinaggio naturale.
Tabriz è ben collegata con Teheran tramite voli regolari (viaggio di circa un’ora) o treni notturni confortevoli. La città può essere molto fredda in inverno, con neve abbondante, mentre l’estate è generalmente mite e piacevole. Programmate di trascorrervi almeno due giorni per esplorare il bazar e i principali siti, più un giorno extra se volete visitare Kandovan.
I tesori naturali dell’Iran
Le Montagne Alborz: Escursionismo e Sci
Contrariamente all’immagine dell’Iran come paese prevalentemente desertico, il nord del paese è dominato dalla spettacolare catena montuosa dell’Alborz, che si estende come una barriera naturale tra l’altopiano centrale e il Mar Caspio. Queste montagne, che raggiungono i 5671 metri con il Monte Damavand, offrono scenari mozzafiato e opportunità per attività all’aria aperta in tutte le stagioni.
Il Monte Damavand, la vetta più alta dell’Iran e il vulcano più alto dell’Asia, occupa un posto speciale nel cuore e nella mitologia persiana. Secondo la leggenda, sotto questa montagna sarebbe imprigionato il malvagio re Zahhak, e il fumo che occasionalmente si vede dalla cima sarebbe il suo respiro. Per gli escursionisti esperti, la salita al Damavand è una sfida impegnativa ma gratificante, con diversi sentieri di diversa difficoltà. Il periodo migliore per tentare l’ascesa è da metà giugno a metà settembre, quando la neve si è ritirata dai sentieri principali e le condizioni meteo sono più stabili.
Per un’esperienza escursionistica meno impegnativa ma altrettanto spettacolare, dirigetevi verso il Parco Nazionale di Lar, a est di Teheran. Questa vasta area protetta offre paesaggi alpini idilliaci, con verdi vallate, cascate cristalline e una ricca fauna selvatica, inclusi orsi bruni, leopardi e diverse specie di uccelli. Il lago artificiale di Lar, creato da una diga, è circondato da montagne scoscese e offre splendide opportunità fotografiche, specialmente all’alba e al tramonto.
D’inverno, le Alborz si trasformano in un paradiso per gli sciatori. Le stazioni sciistiche di Dizin, Shemshak e Tochal, tutte a breve distanza da Teheran, offrono piste ben preparate, impianti moderni e neve di ottima qualità grazie all’altitudine elevata (Dizin si trova tra i 2650 e i 3600 metri sul livello del mare). Ciò che rende particolarmente speciale lo sci in Iran è il contrasto tra la neve fresca e il cielo blu intenso quasi garantito, oltre alla peculiare esperienza di sciare in un paese islamico dove vedrete donne che scendono le piste con hijab adattati sotto il casco da sci.
Per raggiungere le montagne dell’Alborz da Teheran, potrete prendere bus regolari o, meglio ancora, noleggiare un taxi privato per la giornata, opzione relativamente economica che vi darà maggiore flessibilità. Se volete fare escursioni più impegnative o tentare la salita al Damavand, è consigliabile rivolgersi a guide locali esperte e agenzie specializzate che possono fornire equipaggiamento, supporto logistico e conoscenza del territorio.
Il Golfo Persico: Isole Tropicali e Antiche Cittadelle
La costa meridionale dell’Iran si affaccia sul Golfo Persico, offrendo un paesaggio completamente diverso dal resto del paese: acque turchesi, palme ondeggianti e un clima tropicale che in inverno diventa piacevolmente temperato. Questa regione, meno visitata dai turisti occidentali, nasconde gemme inaspettate che meritano di essere scoperte.
L’isola di Kish, situata a soli 19 km dalla terraferma, è una delle principali destinazioni turistiche per gli iraniani, con oltre un milione di visitatori all’anno. Essendo una zona di libero commercio, l’isola gode di regolamentazioni più flessibili rispetto al resto del paese, il che la rende particolarmente attraente per lo shopping. Le sue spiagge sono divise in sezioni per uomini e donne, in accordo con le leggi islamiche, ma offrono comunque la possibilità di godere del mare cristallino e della sabbia bianca.
Oltre alle bellezze naturali, Kish vanta anche interessanti siti storici come la Città Sotterranea di Kariz, un antico sistema di acquedotti (qanat) trasformato in un complesso turistico, e i resti della storica città di Harireh, risalente al XII secolo. L’isola è facilmente raggiungibile con voli diretti da Teheran e altre principali città iraniane.
Un’altra isola affascinante è Qeshm, la più grande del Golfo Persico e un vero paradiso geologico. L’isola ospita il Geoparco di Qeshm, riconosciuto dall’UNESCO, dove potrete ammirare formazioni rocciose uniche come la Valley of Stars, un labirinto di canyoni e guglie create dall’erosione. La grotta di Namakdan, una delle più lunghe grotte di sale al mondo, è un altro spettacolo imperdibile, con le sue stalattiti e stalagmiti di sale che creano uno scenario quasi alieno.
Qeshm è anche un importante centro di biodiversità, con le sue foreste di mangrovie (Hara) che fungono da nursery per numerose specie marine e rifugio per uccelli migratori. Potrete esplorare queste foreste con piccole imbarcazioni locali, navigando tra i canali naturali mentre osservate aironi, fenicotteri e altre specie di uccelli.
Sulla terraferma, non perdete la cittadella portoghese di Hormuz, testimonianza del periodo in cui questa potenza europea controllava i commerci nel Golfo Persico. La fortezza, costruita all’inizio del XVI secolo, domina il porto strategico di Bandar Abbas, principale sbocco marittimo dell’Iran.
Per visitare questa regione, il periodo ideale va da novembre a marzo, quando le temperature sono piacevoli. In estate il caldo può diventare opprimente, con temperature che facilmente superano i 40°C e un’umidità elevata che rende l’aria quasi irrespirabile.
Per raggiungere le isole, potrete prendere voli interni da Teheran a Bandar Abbas o direttamente a Kish, oppure viaggiare in autobus fino a Bandar Abbas e poi proseguire in traghetto. Indipendentemente dalla modalità scelta, assicuratevi di prenotare i trasporti con anticipo, soprattutto durante i periodi di alta stagione come il Nowruz (il Capodanno persiano) quando molti iraniani si riversano sulle coste meridionali in cerca di sole.
Il Mar Caspio: Foreste Pluviali e Spiagge Sabbiose
La costa del Mar Caspio, che si estende per oltre 700 km nel nord dell’Iran, offre un ambiente sorprendentemente lussureggiante e verde, in netto contrasto con l’immagine arida che molti hanno dell’Iran. Questa regione, che comprende le province di Gilan, Mazandaran e Golestan, vanta l’unica foresta pluviale temperata del Medio Oriente, conosciuta localmente come Shomal (Nord).
La provincia di Gilan, nell’angolo nord-occidentale del paese, è famosa per le sue risaie a terrazza, i pittoreschi villaggi rurali e la deliziosa cucina locale, ricca di erbe aromatiche, pesce fresco e piatti a base di riso. Il villaggio storico di Masuleh, con le sue case costruite a cascata sul fianco della montagna (dove il tetto di una casa serve da cortile per quella soprastante), sembra uscito da una fiaba. Perdetevi nei suoi vicoli acciottolati, fate acquisti di artigianato locale e godetevi la vista mozzafiato sulle vallate verdeggianti circostanti.
Spostandovi verso est, nella provincia di Mazandaran, incontrerete lunghe spiagge sabbiose intervallate da villaggi di pescatori e città costiere vivaci come Ramsar e Chalus. Qui gli iraniani affluiscono in massa durante i weekend e le vacanze per sfuggire al caldo e all’aridità delle regioni interne. Le spiagge sono divise in zone per uomini e donne, in conformità con le leggi islamiche, ma l’atmosfera è generalmente rilassata e amichevole.
L’entroterra di Mazandaran ospita alcuni dei più bei paesaggi montani dell’Iran, con valli profonde, cascate spettacolari e foreste antiche. Il villaggio di Filband, situato ad alta quota, è noto per il suo “mare di nuvole” – nelle giornate giuste, potrete trovarvi in piedi sopra un manto di nuvole, con solo le cime delle montagne circostanti che emergono come isole in un oceano bianco.
La provincia di Golestan, la più orientale delle tre, prende il nome dal suo magnifico Parco Nazionale, il più antico dell’Iran. Questo parco, situato dove le foreste ircane incontrano la steppa eurasiatica, ospita una biodiversità straordinaria: potrete avvistare leopardi persiani (se siete molto fortunati), cinghiali, gazzelle, lupi, aquile e innumerevoli specie di uccelli migratori. Il parco è anche punteggiato di siti storici, tra cui antiche tombe e fortezze risalenti al periodo sassanide.
La cucina della regione caspica è una delle più apprezzate dell’Iran, con specialità come il “mirza ghasemi” (melanzane affumicate con uova, aglio e pomodoro), il “baghali polo” (riso con fave e aneto) e una varietà di stufati di pesce. Non perdete l’occasione di assaggiare il caviale iraniano, ancora considerato tra i migliori al mondo nonostante il calo della produzione negli ultimi decenni.
Per raggiungere la regione caspica da Teheran, potrete prendere frequenti autobus o minivan che attraversano le montagne dell’Alborz tramite strade panoramiche mozzafiato. Il periodo migliore per visitare questa zona è la primavera (aprile-maggio) e l’autunno (settembre-ottobre), quando il clima è mite e le foreste esplodono di colori. L’estate può essere umida e afosa, mentre l’inverno è freddo e piovoso, ma ha il suo fascino con le montagne innevate che fanno da sfondo alle foreste sempreverdi.
I Deserti Centrali: Un Mare di Sabbia e Sale
Il cuore dell’Iran è dominato da due immensi deserti: il Dasht-e Kavir (Grande Deserto Salato) e il Dasht-e Lut (Deserto Vuoto), separati da catene montuose e intervallati da antiche oasi che per millenni hanno offerto rifugio ai viaggiatori della Via della Seta. Questi paesaggi lunari, di una bellezza aspra e primordiale, offrono alcune delle esperienze più autentiche e memorabili che l’Iran ha da offrire.
Il Dasht-e Lut, riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, detiene il record per la temperatura superficiale più alta mai registrata sulla Terra: 70,7°C, misurata dai satelliti della NASA. Questo deserto presenta una varietà sorprendente di formazioni geologiche: le “yardang” sono enormi creste rocciose scolpite dal vento che sembrano onde pietrificate in un mare di sabbia, mentre i “kalut” sono colonne e castelli naturali creati dall’erosione eolica. Esplorare queste formazioni all’alba o al tramonto, quando la luce radente crea giochi di ombre drammatici, è un’esperienza quasi mistica.
Il Dasht-e Kavir, più a nord, è caratterizzato da vaste distese di croste saline (kevir) che formano poligoni geometrici perfetti, punteggiati da occasionali laghi salati effimeri che appaiono dopo le rare piogge. Questi laghi, ricchi di minerali, possono assumere colorazioni sorprendenti dal blu al verde al rosso a seconda dei microrganismi presenti.
Tra questi due grandi deserti si trovano piccole città-oasi che sembrano miracolosamente sopravvissute nel tempo. Kashan, una delle più affascinanti, è famosa per le sue magnifiche “case storiche” appartenute a ricchi mercanti del XIX secolo. Queste abitazioni, costruite intorno a cortili freschi con fontane e giardini, presentano caratteristiche architettoniche uniche pensate per combattere il caldo desertico, come le torri del vento e i sistemi di raffreddamento naturale. La Casa di Tabatabaei e la Casa di Borujerdi sono tra le più impressionanti e ben conservate.
A pochi chilometri da Kashan si trova il villaggio di Abyaneh, arroccato sul fianco di una montagna e noto per le sue case di argilla rossa e le tradizioni culturali rimaste immutate per secoli. Le donne del villaggio indossano ancora i costumi tradizionali con veli a fiori bianchi, e l’architettura conserva elementi risalenti all’epoca safavide e persino pre-islamica.
Per un’esperienza davvero indimenticabile, trascorrete una notte in uno dei caravanserragli restaurati che punteggiano le antiche rotte carovaniere. Queste strutture, costruite a intervalli regolari per offrire riparo ai mercanti e ai loro cammelli, sono state recentemente recuperate e trasformate in hotel che combinano l’atmosfera storica con comfort moderni. Il Caravanserraglio di Maranjab, vicino alla città di Aran va Bidgol, è uno dei più suggestivi, situato ai margini di un grande lago salato e circondato da dune di sabbia dorata.
L’esplorazione del deserto richiede una pianificazione attenta e preferibilmente l’accompagnamento di guide locali esperte. Le temperature possono variare drasticamente tra il giorno e la notte, e l’orientamento può essere difficile tra dune e distese saline apparentemente identiche. Numerose agenzie nelle città di Kerman, Yazd e Isfahan organizzano tour del deserto con vari livelli di comfort, dalla semplice escursione giornaliera fino a spedizioni di più giorni con pernottamento in tende berbere o caravanserragli.
Il periodo migliore per visitare i deserti iraniani va da ottobre ad aprile, quando le temperature diurne sono sopportabili e le notti sono fresche ma non gelide. Evitate assolutamente l’estate, quando il caldo può essere letale e l’assenza di ombra rende impossibile qualsiasi attività all’aperto durante il giorno.
Incontro con la cultura iraniana
L’Ospitalità Persiana: Un’Esperienza Indimenticabile
Una delle cose che vi conquisterà durante il vostro viaggio in Iran, forse ancor più dei monumenti maestosi e dei paesaggi mozzafiato, sarà l’incontro con il popolo iraniano. Gli iraniani, una nazione ricca di diversità etniche e plasmata da millenni di influenze culturali di greci, arabi, turchi e mongoli, sono famosi in tutto il mondo per la loro straordinaria ospitalità.
La tradizione dell’ospitalità in Iran ha radici antichissime, che risalgono ai tempi in cui le tribù nomadi del deserto e delle montagne consideravano un dovere sacro offrire rifugio e ristoro ai viaggiatori. Lo zoroastrismo, l’antica religione persiana, ha ulteriormente rafforzato questo valore, elevando la generosità verso lo straniero al rango di virtù spirituale. Oggi, nonostante i cambiamenti sociali e politici, questo aspetto fondamentale della cultura iraniana rimane intatto.
Durante il vostro viaggio, gli inviti a prendere il tè saranno un evento quotidiano. Non sorprendetevi se, mentre state ammirando un monumento o passeggiando in un bazar, venite avvicinati da iraniani curiosi che, dopo qualche domanda di circostanza sulla vostra provenienza e impressioni sull’Iran, vi inviteranno a condividere un chai (tè) nella loro casa o in un caffè vicino. Il tè in Iran non è una semplice bevanda, ma un rituale sociale di grande importanza, servito in piccoli bicchieri trasparenti a forma di clessidra, spesso accompagnato da zollette di zucchero che, tradizionalmente, si tengono in bocca lasciando che si sciolgano lentamente mentre si sorseggia il tè bollente.
Se trascorrerete del tempo con le persone locali, vi troverete spesso a condividere un pasto in casa di qualcuno. Il nostro consiglio è di dire “sì” ogni volta che potete. Queste esperienze non solo vi permetteranno di assaggiare l’autentica cucina casalinga iraniana, ben diversa e spesso superiore a quella dei ristoranti turistici, ma vi offriranno anche uno sguardo privilegiato sulla vita quotidiana e sui valori familiari degli iraniani.
Le case iraniane si aprono ai visitatori con un’ospitalità che può risultare quasi imbarazzante per gli standard occidentali. Sarete trattati come ospiti d’onore, con i padroni di casa che vi serviranno le porzioni migliori e insisteranno perché mangiate di più anche quando siete già sazi. Non abbiate timore di rifiutare educatamente dopo il secondo o terzo tentativo – fa parte del gioco sociale – ma sappiate che il rifiuto iniziale viene interpretato come semplice cortesia e non come un no definitivo.
Queste interazioni con la popolazione locale vi permetteranno di sperimentare in prima persona la cultura iraniana: antica, sofisticata e incredibilmente accogliente. Sono esperienze che rimarranno per sempre tra i vostri ricordi di viaggio più straordinari e che vi faranno comprendere la vera essenza dell’Iran, ben oltre gli stereotipi e le rappresentazioni mediatiche.
Per massimizzare queste opportunità di scambio culturale, è utile imparare qualche parola di farsi (persiano): “salam” (ciao), “merci” (grazie), “befarmaid” (prego, sia come risposta a un ringraziamento sia come invito a servirsi), “khahesh mikonam” (prego, di niente) sono espressioni che saranno molto apprezzate dai vostri ospiti iraniani. Anche un timido tentativo di parlare la lingua locale verrà accolto con entusiasmo e aumenterà ulteriormente la già calorosa accoglienza che riceverete.
La Cucina Persiana: Un Viaggio nei Sapori
La gastronomia iraniana è una delle più raffinate e antiche del Medio Oriente, eppure rimane relativamente sconosciuta al di fuori della regione. Con la sua enfasi su ingredienti freschi, erbe aromatiche, frutta secca e sapori delicati ma complessi, la cucina persiana rappresenta un aspetto fondamentale della cultura iraniana e un vero piacere da scoprire durante il vostro viaggio.
Il riso (berenj) occupa un posto d’onore sulla tavola iraniana, preparato con una tecnica particolare che crea il famoso “tahdig”, una crosta dorata e croccante sul fondo della pentola, considerata una prelibatezza e spesso servita come piatto a parte. Il chelow (riso bianco) accompagna la maggior parte dei piatti, ma ancora più emblematico è il polow, riso aromatizzato con erbe, frutta secca e spezie, che può costituire un piatto completo, specialmente quando arricchito con carne o pollo.
Il kebab, nelle sue numerose varianti, è il piatto nazionale iraniano. Il koobideh, carne di agnello o manzo macinata e speziata, arrostita su spiedini piatti che le impediscono di cadere sulla brace, è particolarmente diffuso. Il joojeh kebab, fatto con pollo marinato in yogurt e zafferano, ha un delizioso colore giallo dorato e un sapore delicato. Questi kebab vengono tradizionalmente serviti con riso, pomodori grigliati, cipolle crude e, spesso, con il “somagh”, una spezia dal sapore acidulo derivata dai frutti essiccati di una pianta mediterranea.
Gli stufati (khoresh) rappresentano l’altra grande categoria della cucina iraniana, lenti brasati di carne con frutta, erbe o legumi che producono sapori complessi e profondamente soddisfacenti. Il ghormeh sabzi, considerato da molti il piatto nazionale, è uno stufato di agnello o manzo con erbe aromatiche, fagioli rossi e lime secchi. Il fesenjan, una salsa densa e agrodolce a base di noci e melograno, servita generalmente con pollo, offre un perfetto esempio della sofisticata combinazione di sapori dolci e acidi tipica della cucina persiana.
Le zuppe (ash) costituiscono un altro pilastro dell’alimentazione iraniana, soprattutto durante i mesi più freddi. L’ash-e reshteh, una densa zuppa di legumi, erbe e noodles, guarnita con kashk (yogurt fermentato), cipolla fritta e menta essiccata, è particolarmente popolare e nutriente.
I dolci iraniani tendono ad essere molto dolci e spesso profumati con acqua di rose, acqua di fiori d’arancio, cardamomo o zafferano. La halva, a base di farina di semola, e il gaz, un torrone con pistacchi e zafferano tipico di Isfahan, sono tra i più popolari. La frutta fresca, servita al termine del pasto, è considerata il dessert ideale ed è sempre abbondante sulla tavola iraniana.
Il tè (chai), come accennato, è la bevanda nazionale, servito a tutte le ore e in ogni occasione. Il doogh, una bevanda a base di yogurt diluito con acqua e aromatizzato con menta e sale, è un perfetto accompagnamento ai pasti, specialmente in estate.
Per assaggiare la migliore cucina iraniana, cercate i ristoranti frequentati dai locali piuttosto che quelli orientati ai turisti. Meglio ancora, accettate gli inviti nelle case private, dove la cucina casalinga raggiunge livelli di qualità difficilmente replicabili nei ristoranti commerciali. In ogni caso, preparatevi a porzioni generose e a continui incoraggiamenti a servirvi di nuovo – l’ospitalità iraniana si esprime anche attraverso il cibo, e un ospite che mangia poco può far pensare che non stia gradendo il pasto.
Artigianato e Shopping: Tesori da Portare a Casa
L’Iran vanta una delle tradizioni artigianali più ricche e diversificate del mondo, con tecniche tramandate di generazione in generazione che producono oggetti di straordinaria bellezza e qualità. Durante il vostro viaggio, avrete innumerevoli opportunità di acquistare questi manufatti, che costituiscono non solo magnifici souvenir ma anche un modo per supportare direttamente gli artigiani locali e le loro antiche tradizioni.
I tappeti persiani sono probabilmente la forma d’arte iraniana più conosciuta a livello internazionale. Ogni regione ha il suo stile distintivo: i tappeti di Isfahan sono noti per i loro disegni dettagliati con medaglioni centrali e colori pastello; quelli di Tabriz presentano motivi floreali elaborati; i kilim nomadici hanno disegni geometrici più audaci e colori vivaci. Se decidete di acquistare un tappeto, prendetevi il tempo necessario per imparare a riconoscere la qualità: osservate la densità dei nodi, la morbidezza della lana, la vivacità dei colori naturali. I venditori spesso saranno felici di mostrarvi diversi pezzi mentre sorseggiate un tè, senza pressioni immediate per l’acquisto.
La miniatura persiana è un’altra forma d’arte tradizionale di eccezionale bellezza. Queste piccole pitture dettagliatissime, spesso ispirate a poemi epici o scene di corte, richiedono una precisione straordinaria e vengono realizzate con pennelli a volte composti da un singolo pelo. A Isfahan e Shiraz potrete visitare laboratori dove gli artisti creano queste opere seguendo tecniche antiche, usando pigmenti naturali e applicando foglie d’oro in modo tradizionale.
L’intarsio (khatam kari), particolarmente associato a Shiraz, è una tecnica meticolosa che prevede l’applicazione di minuscoli pezzi di legno, osso e metallo per creare disegni geometrici complessi su scatole, cornici, scacchiere e altri oggetti decorativi. Ogni centimetro quadrato può contenere centinaia di pezzi, assemblati con precisione millimetrica.
La ceramica e le piastrelle smaltate iraniane sono celebri per i loro colori vivaci, in particolare il blu cobalto, e per i complessi motivi geometrici e floreali. A Kashan e Isfahan potrete visitare laboratori dove gli artigiani dipingono a mano ogni pezzo, mantenendo vive tecniche che risalgono a diversi secoli fa.
L’arte della lavorazione del rame (ghalam zani) produce oggetti decorativi e utilitaristici con incisioni dettagliate realizzate interamente a mano. Zanjan è particolarmente nota per questa tradizione, con i suoi bazar che offrono una vasta gamma di piatti, vassoi e brocche finemente decorati.
Per uno shopping più contemporaneo, Teheran offre boutique di design, gallerie d’arte e negozi di moda che presentano il lavoro di giovani creativi iraniani che fondono il patrimonio culturale con sensibilità moderne. Il quartiere di Tajrish, nel nord della capitale, è particolarmente ricco di questi spazi innovativi.
Quando fate acquisti in Iran, tenete presente che la contrattazione è una pratica comune nei bazar tradizionali (ma non nei negozi con prezzi fissi). È un rituale sociale che dovrebbe essere condotto con cortesia e buon umore, non come una battaglia. Iniziate offrendo circa il 50-60% del prezzo richiesto e procedete da lì. Accompagnate la negoziazione con sorrisi e magari un tè condiviso, e ricordate che lo scopo non è solo ottenere il prezzo più basso possibile, ma raggiungere un accordo che soddisfi entrambe le parti.
Per quanto riguarda la spedizione, molti negozi di tappeti e artigianato offrono servizi di imballaggio e spedizione internazionale, un’opzione conveniente soprattutto per acquisti ingombranti. Assicuratevi di ottenere documenti dettagliati e ricevute per tutti gli acquisti significativi, poiché potrebbero essere richiesti alla dogana del vostro paese d’origine.
Consigli pratici per il vostro viaggio
Clima e Periodo Migliore per Visitare l’Iran
Una delle prime considerazioni da fare quando pianificate un viaggio in Iran riguarda il clima, che può variare enormemente a seconda della regione e della stagione. L’Iran è un paese vasto con diverse zone climatiche, dalle coste subtropicali del Mar Caspio ai deserti aridi del centro, fino alle montagne fredde del nord e dell’ovest.
Le temperature possono oscillare drasticamente, sia tra le diverse regioni del paese che tra il giorno e la notte, soprattutto nelle zone desertiche. I giorni estivi, da maggio a ottobre, possono essere incredibilmente caldi, in particolare nelle regioni meridionali e desertiche, dove il termometro può facilmente superare i 40°C. Per contro, le catene montuose del nord sono freddissime durante l’inverno, con abbondanti nevicate che rendono alcune strade impraticabili.
In generale, le principali città turistiche come Teheran, Isfahan e Tabriz hanno stagioni sostanzialmente equivalenti a quelle dell’Europa mediterranea, con estati calde e secche e inverni moderatamente freddi. Shiraz e Yazd, situate più a sud, hanno inverni più miti ma estati decisamente torride.
Il periodo migliore per visitare la maggior parte dell’Iran è la primavera (da metà marzo a maggio) e l’autunno (da settembre a novembre), quando le temperature sono moderate e piacevoli in quasi tutto il paese. La primavera ha il vantaggio aggiuntivo dei giardini in fiore e delle montagne verdeggianti, mentre l’autunno offre la raccolta di melograni, pistacchi e altre delizie stagionali.
Se siete appassionati di sci e sport invernali, dovreste organizzare le vostre vacanze in Iran tra novembre e marzo, quando le stazioni sciistiche dell’Alborz sono in piena attività. Per contro, se il vostro interesse principale è il turismo balneare sulle coste del Golfo Persico, i mesi invernali (da dicembre a febbraio) offrono temperature ideali per la spiaggia.
Un fattore importante da considerare è il calendario delle festività religiose. Il Ramadan, il mese sacro del digiuno islamico, comporta alcune restrizioni da tenere in mente: durante le ore diurne, mangiare, bere e fumare in pubblico non è consentito, e molti ristoranti e caffè potrebbero rimanere chiusi fino al tramonto. Se il vostro viaggio coincide con il Ramadan (le cui date variano ogni anno seguendo il calendario lunare islamico), pianificate di conseguenza e mostrate rispetto per le pratiche religiose locali.
Il Nowruz, il Capodanno persiano che cade intorno al 21 marzo (equinozio di primavera), è il periodo di vacanza più importante per gli iraniani. Durante queste due settimane, molti iraniani viaggiano per visitare la famiglia o per turismo interno, portando a un notevole aumento dei prezzi e dell’affollamento nelle principali attrazioni turistiche. D’altra parte, l’atmosfera festiva e le tradizioni speciali del Nowruz possono aggiungere una dimensione culturale unica al vostro viaggio.
Abbigliamento e Norme Culturali
Uno degli aspetti che più preoccupa i viaggiatori diretti in Iran, specialmente le donne, riguarda il codice di abbigliamento e le norme culturali da rispettare. È importante comprendere che l’Iran è una repubblica islamica con regole specifiche sull’abbigliamento in pubblico, che si applicano sia ai cittadini che ai visitatori.
Per le donne, l’uso del hijab (velo) è obbligatorio in tutti i luoghi pubblici. Questo non significa necessariamente dover indossare il chador nero che copre interamente il corpo, comune tra le donne più conservatrici. È sufficiente un foulard che copra i capelli (anche parzialmente, come si vede spesso tra le giovani iraniane nelle grandi città) e abiti larghi che coprano le braccia fino ai gomiti e le gambe fino alle caviglie. Tuniche lunghe o camicie ample sopra pantaloni o gonne lunghe sono una soluzione pratica e confortevole. Il mantello (manteau), una sorta di cappotto leggero che copre i fianchi, è comunemente indossato dalle iraniane e può essere acquistato localmente a prezzi ragionevoli.
Per gli uomini, le restrizioni sono meno severe ma è comunque richiesto un abbigliamento modesto. Pantaloni lunghi sono obbligatori (niente pantaloncini corti) e le t-shirt con slogan politici o immagini che possono essere considerate offensive dovrebbero essere evitate. In luoghi particolarmente sacri come i santuari sciiti importanti, gli uomini potrebbero dover indossare una camicia a maniche lunghe.
A Teheran, si consiglia abbigliamento leggero da aprile a ottobre, mentre da novembre a marzo è più adatto un abbigliamento mediamente pesante. Nelle regioni desertiche, abiti leggeri e traspiranti sono essenziali durante il giorno, ma dovreste portare con voi anche un maglione o una giacca per le sere fresche. Nelle zone montane, lo sbalzo termico tra giorno e notte può essere considerevole, quindi l’abbigliamento a strati è la soluzione ideale.
Oltre all’abbigliamento, ci sono alcune norme culturali da tenere a mente. Il contatto fisico tra uomini e donne che non sono parenti è generalmente evitato in pubblico. Quando incontrate qualcuno del sesso opposto, è meglio non offrire la mano per primi ma seguire il loro esempio – molti iraniani educati stringeranno la mano ai visitatori stranieri, altri potrebbero preferire un cenno del capo.
Mostrate sempre rispetto nei luoghi religiosi: toglietevi le scarpe prima di entrare in una moschea, mantenete un tono di voce basso e chiedete permesso prima di fotografare le persone, specialmente durante le preghiere o le cerimonie religiose. In alcuni santuari particolarmente sacri, come l’Imam Reza a Mashhad, i non musulmani potrebbero non essere ammessi in certe aree.
Nonostante queste regole possano sembrare restrittive per i visitatori occidentali, vi sorprenderà quanto la vita quotidiana in Iran possa essere rilassata e accogliente una volta comprese e rispettate le norme di base. Gli iraniani sono generalmente comprensivi con i visitatori stranieri e apprezzano lo sforzo di rispettare le loro tradizioni culturali.
Visti, Trasporti e Alloggi
Ottenere un visto per l’Iran richiede un po’ di pianificazione anticipata ma il processo è diventato notevolmente più semplice negli ultimi anni, con l’introduzione del visto all’arrivo in molti punti di ingresso per i cittadini di numerosi paesi. Tuttavia, è sempre consigliabile verificare i requisiti più aggiornati presso l’ambasciata o il consolato iraniano nel vostro paese, poiché le regole possono cambiare.
In generale, avrete bisogno di un passaporto valido per almeno sei mesi dalla data di ingresso e che non contenga timbri israeliani. Per ottenere il visto, dovrete presentare una conferma di prenotazione di un hotel o un’autorizzazione (voucher) emessa da un’agenzia di viaggi iraniana. Molti viaggiatori optano per prenotare almeno i primi giorni tramite un’agenzia locale, che può facilitare il processo di ottenimento del visto e organizzare il trasferimento dall’aeroporto.
Una volta in Iran, il sistema di trasporto pubblico è sorprendentemente efficiente ed economico. I voli interni collegano tutte le principali città e sono un’ottima opzione per coprire lunghe distanze, considerando le dimensioni del paese. Le compagnie Iran Air e Mahan Air operano la maggior parte dei voli domestici, con prezzi generalmente molto ragionevoli per gli standard occidentali.
Il sistema ferroviario iraniano è ben sviluppato e offre un modo confortevole e pittoresco per viaggiare tra le principali città. I treni notturni che collegano Teheran con Isfahan, Mashhad, Tabriz e Kerman sono particolarmente consigliati: offrono scompartimenti privati e servizio di ristorazione, permettendovi di risparmiare una notte di hotel mentre attraversate paesaggi spettacolari.
Gli autobus sono l’opzione più diffusa per i trasporti a medio e lungo raggio. La rete di autolinee copre praticamente ogni angolo del paese, con veicoli sorprendentemente moderni e confortevoli. Le compagnie VIP offrono autobus con poltrone reclinabili, servizio di bevande e snack, e spesso Wi-Fi a bordo. È consigliabile prenotare i biglietti con qualche giorno di anticipo, specialmente per le tratte più popolari o durante i periodi di festa.
Per i trasporti urbani, le principali città hanno efficienti sistemi di metropolitana (Teheran, Isfahan, Shiraz, Mashhad) e vaste reti di autobus. Teheran, in particolare, ha una metropolitana moderna e ben sviluppata che rappresenta il modo migliore per evitare il notorio traffico della capitale. I taxi sono economici e abbondanti; nelle grandi città potrete utilizzare le applicazioni di ride-hailing come Snapp (l’equivalente iraniano di Uber) che offrono un servizio conveniente ed eliminano la necessità di contrattare il prezzo o comunicare la destinazione in farsi.
Per quanto riguarda gli alloggi, l’Iran offre una varietà di opzioni per tutte le tasche. Nelle principali città turistiche come Isfahan, Shiraz e Yazd, troverete sia hotel internazionali di lusso che hotel boutique ricavati da antiche case tradizionali. Quest’ultima opzione è particolarmente consigliata per un’esperienza più autentica: queste strutture, spesso costruite intorno a cortili con fontane e giardini, combinano l’architettura tradizionale con comfort moderni.
Per i viaggiatori con budget limitato, gli ostelli stanno diventando sempre più diffusi nelle principali destinazioni turistiche, offrendo sistemazioni pulite ed economiche con l’opportunità di incontrare altri viaggiatori. Un’altra opzione interessante sono i caravanserragli restaurati, antiche stazioni di sosta lungo le rotte commerciali ora trasformate in hotel storici.
Una possibilità unica è il pernottamento presso famiglie locali. Molti iraniani offrono stanze in affitto nelle loro case attraverso piattaforme online o tramite il passaparola locale. Questa può essere un’esperienza straordinaria per immergersi veramente nella cultura iraniana e sperimentare l’ospitalità leggendaria del paese.
Indipendentemente dal tipo di alloggio scelto, è consigliabile prenotare in anticipo durante l’alta stagione (primavera e autunno) e durante le festività iraniane come Nowruz. Alcune strutture più piccole e tradizionali potrebbero non essere presenti sui siti di prenotazione internazionali, in questo caso un’agenzia di viaggi locale può essere di grande aiuto.
Comunicazione e Denaro
La lingua ufficiale dell’Iran è il farsi (persiano), che utilizza l’alfabeto arabo ma è una lingua indo-europea non correlata all’arabo. Nelle principali destinazioni turistiche, troverete facilmente persone che parlano un inglese di base, soprattutto tra i giovani e i professionisti del settore turistico. Tuttavia, imparare qualche frase in farsi sarà enormemente apprezzato dai locali e può facilitare notevolmente i vostri spostamenti nelle aree meno turistiche.
Frasi utili includono “salam” (ciao), “merci” (grazie), “bebakhshid” (scusa/permesso), “chand ast?” (quanto costa?), “khahesh mikonam” (prego). La pronuncia è relativamente semplice per gli italiani, dato che molti suoni sono simili. Inoltre, numeri e indicazioni stradali sono spesso scritti sia in farsi che in caratteri latini nelle aree urbane e lungo le principali autostrade.
Per quanto riguarda le telecomunicazioni, se prevedete di rimanere in Iran per più di qualche giorno, vi consigliamo di acquistare una SIM card locale. Le principali compagnie sono Irancell, Hamrah-e-Aval (MCI) e RighTel. Potete acquistare SIM card presso i negozi ufficiali degli operatori negli aeroporti internazionali o nei centri commerciali delle principali città. Avrete bisogno del passaporto per la registrazione. I pacchetti dati sono sorprendentemente economici e offrono una buona copertura nelle aree urbane e lungo le principali rotte turistiche.
È importante notare che in Iran l’accesso a molti siti web e servizi occidentali è limitato. Social media come Facebook, Twitter e YouTube sono bloccati, così come le app di messaggistica come Telegram. Per accedere a questi servizi durante il vostro soggiorno, dovrete utilizzare una VPN (Virtual Private Network). È consigliabile installare e testare diverse VPN sul vostro dispositivo prima di partire, poiché non tutte funzionano in modo affidabile in Iran.
La valuta iraniana è il rial, ma nella vita quotidiana gli iraniani usano comunemente il termine “toman” (1 toman = 10 rial) e dal 2020 è stata introdotta una nuova valuta ufficiale, il toman iraniano, che equivale a 10.000 rial. Questa doppia denominazione può creare confusione, quindi chiedete sempre chiarimenti quando si parla di prezzi.
A causa delle sanzioni internazionali, le carte di credito straniere (Visa, Mastercard, ecc.) non funzionano in Iran. Dovrete portare con voi tutto il denaro che prevedete di spendere in contanti, preferibilmente in euro o dollari americani in buone condizioni (banconote nuove o quasi nuove, senza strappi o scritte). Potrete cambiare il denaro nelle banche o negli uffici di cambio autorizzati (sarraafi) presenti in tutte le città. I tassi di cambio possono variare significativamente, quindi è consigliabile informarsi sul tasso attuale prima di effettuare il cambio.
Una nota importante: il tasso di cambio ufficiale e quello del mercato possono differire notevolmente. Gli uffici di cambio autorizzati generalmente offrono tassi migliori rispetto alle banche. Conservate sempre le ricevute del cambio valuta, poiché potrebbero essere richieste al momento di lasciare il paese.
Dato che dovrete portare con voi contanti per l’intero viaggio, è essenziale prestare attenzione alla sicurezza. Distribuite il denaro in diverse tasche e bagagli, e utilizzate una cintura portasoldi o una tasca interna sicura per la maggior parte dei vostri fondi. Detto questo, l’Iran ha un tasso di criminalità relativamente basso e i furti sono rari, specialmente nelle aree turistiche.
Salute e Sicurezza
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare basandosi sui reportage mediatici, l’Iran è generalmente un paese molto sicuro per i turisti. Il tasso di criminalità è basso, e i viaggiatori raramente subiscono furti o aggressioni. Le principali città e attrazioni turistiche sono ben sorvegliate, e gli iraniani sono notoriamente protettivi nei confronti dei visitatori stranieri.
Tuttavia, come in qualsiasi paese, è sempre consigliabile adottare le normali precauzioni: evitate di mostrare grandi somme di denaro in pubblico, state attenti ai vostri effetti personali nelle aree affollate come i bazar, e non camminate da soli in zone isolate durante la notte. Le donne che viaggiano da sole potrebbero ricevere attenzioni indesiderate in alcuni contesti, ma raramente si tratta di qualcosa di più invasivo di sguardi curiosi o tentativi di conversazione.
È importante notare che l’Iran è soggetto a occasionali tensioni geopolitiche. Prima di partire, è consigliabile consultare i consigli di viaggio del vostro ministero degli esteri e registrarsi presso la vostra ambasciata in Iran. Evitate di fotografare installazioni militari o governative, e mantenete un profilo basso quando discutete di politica con i locali.
Dal punto di vista sanitario, non sono richieste vaccinazioni obbligatorie per entrare in Iran, ma è consigliabile essere aggiornati sulle vaccinazioni di routine, incluse quelle contro epatite A e B e tifo. L’acqua del rubinetto è generalmente potabile nelle grandi città, ma nelle aree rurali o in caso di stomaci sensibili, è preferibile bere acqua in bottiglia, facilmente disponibile ovunque.
Le strutture mediche nelle principali città iraniane sono di buon livello, con medici ben formati, spesso in università occidentali. Tuttavia, nelle zone rurali la qualità può variare notevolmente. È essenziale stipulare un’assicurazione di viaggio completa che copra eventuali emergenze mediche e rimpatri sanitari. Portate con voi una scorta sufficiente di qualsiasi farmaco di cui abbiate regolarmente bisogno, insieme alla prescrizione medica che ne attesti la necessità.
Il mal di montagna può essere un problema se prevedete escursioni ad alta quota, come la salita al Monte Damavand. Prendetevi il tempo per acclimatarvi e considerate farmaci preventivi se avete un’esperienza di mal di montagna in passato.
Infine, le condizioni climatiche estreme possono rappresentare un rischio in alcune regioni e stagioni. Il caldo intenso nei deserti può causare disidratazione e colpi di calore, quindi bevete abbondante acqua, indossate cappelli a tesa larga e applicate regolarmente la protezione solare. In inverno, le strade di montagna possono diventare pericolose a causa di neve e ghiaccio; in questo caso, affidarsi a conducenti locali esperti è la scelta più sicura.
Itinerari consigliati
Itinerario Classico: Le Perle della Persia (14 giorni)
Questo itinerario vi permetterà di scoprire i siti più importanti e famosi dell’Iran, offrendo una panoramica completa della ricchezza storica e culturale del paese.
Giorni 1-3: Teheran Iniziate il vostro viaggio nella capitale, una metropoli vibrante che unisce tradizione e modernità. Visitate il Palazzo Golestan, residenza storica dei re Qajar, con i suoi magnifici giardini e sale decorate con specchi e maioliche. Proseguite con il Museo Nazionale dell’Iran, che ospita una straordinaria collezione di manufatti persiani dall’antichità all’era islamica, e il Museo dei Gioielli, dove potrete ammirare il leggendario tesoro dei reali persiani, incluso il Trono del Pavone e il diamante Darya-e Noor.
Dedicate tempo alla scoperta del Grand Bazaar, un labirinto di corridoi che ospita migliaia di negozi, e del quartiere settentrionale di Tajrish, più elegante e meno caotico. Se il tempo lo permette, prendete la teleferica che sale sul Monte Tochal per godere di una vista panoramica sulla città e respirare aria fresca lontano dal traffico.
Giorni 4-6: Kashan e Isfahan Lasciate Teheran e dirigetevi verso sud, facendo tappa a Kashan, una città storica famosa per le sue magnifiche case tradizionali del periodo Qajar. Visitate la Casa di Tabatabaei e la Casa di Borujerdi, entrambe costruite da ricchi mercanti nel XIX secolo e caratterizzate da straordinari cortili, vetrate colorate e torri del vento. Non perdete il Giardino di Fin, un classico esempio di giardino persiano con fontane alimentate da sorgenti naturali.
Proseguite verso Isfahan, “la metà del mondo”, dove trascorrerete tre giorni esplorando una delle città più belle dell’Asia. Dedicate un’intera giornata alla maestosa Piazza Naqsh-e Jahan e ai monumenti che la circondano: la Moschea dell’Imam, la Moschea di Sheikh Lotfollah, il Palazzo Ali Qapu e il Grande Bazar. Il secondo giorno, visitate il quartiere armeno di Jolfa con la sua Cattedrale di Vank, e poi i famosi ponti storici sul fiume Zayandeh: il ponte Si-o-se Pol (33 archi) e il ponte Khaju, particolarmente suggestivi al tramonto quando i locali si riuniscono per cantare sotto le arcate.
Giorni 7-9: Yazd Da Isfahan, attraversate le zone desertiche centrali per raggiungere Yazd, una delle città più antiche del mondo ancora abitata. Esplorate il dedalo di vicoli della città vecchia, con le sue case di argilla e le numerose torri del vento. Visitate la Moschea del Venerdì con i suoi imponenti minareti, il complesso di Amir Chakhmaq e il Tempio del Fuoco Zoroastriano, dove arde una fiamma che si dice bruci ininterrottamente da oltre 1500 anni.
Dedicate tempo anche alle Torri del Silenzio, strutture circolari situate su colline appena fuori città, dove i zoroastriani esponevano i loro defunti agli elementi e agli uccelli rapaci. Concludete la giornata con una vista panoramica sui tetti di Yazd al tramonto, magari dal tetto di uno dei caffè tradizionali del centro.
Giorni 10-12: Shiraz e Persepolis Continuate verso sud fino a Shiraz, “la città dei poeti e delle rose”. Visitate il santuario di Shah Cheragh, con il suo straordinario interno rivestito di specchi, e la Moschea Nasir ol-Molk, famosa per i suoi vivaci mosaici rosa e le vetrate colorate che creano uno spettacolo di luci all’interno nelle prime ore del mattino.
Non mancate le tombe dei celebri poeti Hafez e Saadi, luoghi di pellegrinaggio per gli iraniani che venerano questi maestri della parola. Passeggiate nei giardini Eram e Narenjestan, perfetti esempi del concetto persiano di paradiso.
Dedicate un’intera giornata all’escursione a Persepolis, la maestosa capitale cerimoniale dell’impero achemenide, situata a circa 60 km da Shiraz. Visitate anche la vicina necropoli di Naqsh-e Rostam, dove sono sepolti quattro grandi re persiani.
Giorni 13-14: Ritorno a Teheran Tornate verso Teheran, facendo tappa lungo il percorso a seconda dei vostri interessi. Opzioni possibili includono l’antica città di Pasargadae, prima capitale dell’impero achemenide e sito della tomba di Ciro il Grande, o il villaggio montano di Abyaneh, con le sue caratteristiche case di argilla rossa.
Utilizzate l’ultimo giorno a Teheran per gli acquisti finali e per visitare luoghi che potreste aver saltato all’inizio del viaggio, come il Parco Mellat o la Torre Milad, uno dei simboli moderni della città.
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Itinerario Fuori dai Sentieri Battuti: L’Iran Sconosciuto (21 giorni)
Per viaggiatori esperti che desiderano esplorare luoghi meno frequentati dai turisti, questo itinerario più lungo vi porterà in alcune delle regioni più affascinanti e meno conosciute dell’Iran.
Giorni 1-2: Tabriz Iniziate il vostro viaggio a Tabriz, nell’Iran nord-occidentale, hub culturale della regione azera. Esplorate il suo straordinario Bazar coperto, patrimonio UNESCO, e la Moschea Blu con i suoi unici mosaici turchesi. Fate un’escursione al vicino villaggio troglodita di Kandovan, dove le abitazioni sono scavate in formazioni rocciose coniche.
Giorni 3-5: Mar Caspio e Foreste del Nord Attraversate la regione montuosa che separa l’Azerbaigian iraniano dal Mar Caspio per raggiungere la provincia di Gilan. Esplorate il villaggio di Masuleh, con le sue case costruite a cascata sulla montagna, e poi dirigetevi verso la costa, visitando Bandar-e Anzali con il suo grande porto e la laguna ricca di uccelli acquatici.
Proseguite verso est nella provincia di Mazandaran, fermandovi a Ramsar, elegante località termale, e poi nel villaggio d’alta quota di Filband, famoso per il suo “mare di nuvole”. Dedicate tempo a esplorare parti della foresta ircana, l’unica foresta pluviale temperata del Medio Oriente.
Giorni 6-8: Deserto del Dasht-e Kavir Attraversate le montagne Alborz verso sud, entrando nel Grande Deserto Salato (Dasht-e Kavir). Visitate il Parco Nazionale Kavir, con i suoi paesaggi lunari, laghi salati e rari esemplari di fauna selvatica adattata al deserto. Pernottate in un caravanserraglio restaurato come il Maranjab, vivendo l’esperienza dei mercanti della Via della Seta.
Giorni 9-11: Kerman e Deserto del Lut Dirigetevi verso il sud-est fino a Kerman, base ideale per esplorare il Deserto del Lut, uno dei luoghi più caldi della Terra e Patrimonio UNESCO. Ammirate le straordinarie formazioni rocciose scolpite dal vento (kalut) all’alba o al tramonto, quando la luce crea effetti spettacolari. Visitate anche Mahan, con il suo magnifico Giardino del Principe (Shahzadeh) che emerge come un’oasi nel paesaggio arido, e il villaggio di Rayen con la sua imponente cittadella di argilla.
Giorni 12-14: Golfo Persico e Isole Viaggiate verso sud fino a Bandar Abbas, principale porto iraniano sul Golfo Persico. Da qui, prendete un traghetto per l’isola di Qeshm, la più grande del Golfo e un geoparco UNESCO. Esplorate la Valle delle Stelle, le foreste di mangrovie di Hara e la grotta di sale di Namakdan. Se il tempo lo permette, visitate anche la colorata isola di Hormuz, famosa per il suo suolo rosso e le formazioni geologiche multicolori.
Giorni 15-16: Shiraz Tornate sulla terraferma e dirigetevi verso Shiraz, dove seguirete l’itinerario classico visitando la città e Persepolis. Dedicatevi però anche a luoghi meno conosciuti come il Giardino Botanico di Shiraz e il mausoleo di Baba Kuhi sulla collina che domina la città.
Giorni 17-18: Isfahan Proseguite verso Isfahan, dove oltre ai monumenti principali esplorerete anche il quartiere zoroastriano e le chiese armene meno conosciute. Fate un’escursione al villaggio montano di Abyaneh, con le sue case d’argilla rossa e le tradizioni culturali uniche.
Giorni 19-21: Hamadan e Ritorno a Teheran Da Isfahan, dirigetevi verso nord-ovest fino a Hamadan, una delle città più antiche del mondo e antica capitale dell’impero medo. Visitate la tomba di Avicenna, il grande filosofo e medico persiano, e le iscrizioni cuneiformi di Ganjnameh. Nei dintorni, non perdete le Grotte di Ali Sadr, il più grande complesso di grotte acquatiche visitabili al mondo.
Concludete il vostro viaggio tornando a Teheran, dove potrete visitare alcuni dei musei minori e quartieri meno turistici della capitale prima della partenza.
L’Iran che vi porterete nel cuore
Al termine del vostro viaggio in Iran, vi ritroverete con una collezione di ricordi che sfideranno ogni preconcetto che potreste aver avuto su questo straordinario paese. Avrete camminato tra le colonne di una delle più grandi civiltà dell’antichità a Persepolis, ammirato l’incredibile ingegno architettonico degli iraniani nelle moschee dai mosaici turchesi di Isfahan, attraversato deserti che sembrano appartenere a un altro pianeta, e vi sarete rilassati in giardini che incarnano il concetto stesso di paradiso.
Ma più di ogni monumento o paesaggio, ciò che probabilmente vi rimarrà più impresso sarà l’incontro con il popolo iraniano. La loro ospitalità leggendaria, la curiosità sincera verso i visitatori stranieri, la profonda connessione con la loro storia e cultura millenaria, e la sorprendente discrepanza tra l’immagine mediatica dell’Iran e la realtà quotidiana che avrete sperimentato, vi accompagneranno ben oltre la fine del viaggio.
L’Iran è un paese di contrasti e complessità, dove tradizione e modernità coesistono, a volte in armonia, a volte in tensione. È un luogo dove l’antica Persia traspare costantemente sotto la superficie dell’Iran contemporaneo, dove la poesia di Hafez risuona tanto nei discorsi degli intellettuali urbani quanto nelle conversazioni dei contadini nei villaggi remoti.
Portate con voi questa complessità, raccontate le vostre esperienze, condividete le storie delle persone che avete incontrato. In un mondo dove troppo spesso prevalgono semplificazioni e stereotipi, il vostro viaggio in Iran vi avrà dato una comprensione più sfumata e autentica di una delle più grandi civiltà della storia umana.
E forse, come succede a molti viaggiatori che hanno visitato questo paese straordinario, vi ritroverete già a pianificare il vostro ritorno, consapevoli che avete appena scalfito la superficie di tutto ciò che l’Iran ha da offrire. Perché, come dice un proverbio persiano: “Isfahan è metà del mondo, ma vedere l’altra metà richiede una vita intera.”
Buon viaggio nella terra dell’antica Persia!